Improvviso
Pier Giorgio Cadeddu
Premio di Poesia Scrivere 2014
Tema Libero
Quanto lunghi e noiosi sono i viali delle sere di città,
alberi e asfalto in proiezione d'ombra
meridiane sbagliate sui tuoi tempi svogliati;
fili a danzare oriente e muri bianchi
a fare d'incertezza estate;
filtrano i raggi ed improvviso appari
sfrangiano i suoni e fluttua la memoria
e come graffio sul viso esci dal fondo
figura e schermo
geometria nel riflesso, barlume,
soffio di vento e brivido di sogno
di un pomeriggio facile a portar visioni;
esplosione tenera di donna a conquistare amanti
di una stagione facile di autunno e vanto
che devasta il pensiero;
ma forse è solo inganno
che di lentezza antica è il tuo muovere piano
chiaro cangiante di discesa a mare
palme piegate a piangere l'avidità del giorno;
ecco passi ondeggiante a sparger generosa
desideri flessuosi
sui miei duri e pavidi occhi di quercia;
muovono in danza i tuoi capelli sciolti
a promettere porti
seni a chiamare vele
fianchi di curve e linee da ammainare;
certo, vorrei toccarti, stringerti o sapere
quanto i tuoi giochi restano nascosti
o quanto invece è il mio giocare lento
solo filo di fumo
o treno ormai passato;
e in un istante cambiano
il quando ed i miei modi
piccoli abbracci di povere passioni
sull'ironia rappresa entro le mie mani
ormai vuote di te.
Pier Giorgio Cadeddu
Le sue poesie
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