Via Margutta
Alessandra Costanzo
Premio di Poesia Scrivere 2015
Poesia a tema libero
Questa sera gli occhi luccicano come fiamme
nell’immobilità di un chicco di melagrana
sulla soglia di uno sguardo che sta per essere colto
tra frange di pensieri che si rincorrono senza sosta.
Via Margutta.
Ripenso a Lei, Professore, al suo sorriso dolce,
al suo garofano all’occhiello, in quel piccolo scorcio d’azzurro.
E a quell’urlo silenzioso che cantò fra i battiti
quando nel pallido chiarore d’un mattino
rividi le Sue braccia su due stampelle stanche,
una morsa di dolore nel barlume d’una nuvola
persa tra fragili fili di pioggia nell’immensità del cielo.
E cosa ne è stato dei petali di quel fiore,
sommersi dai brecciolini polverosi
dove mille passi ne hanno calpestato il cuore.
Ora vorrei che Lei stringesse la mia mano nella sua,
mi regalasse un po’ di quel coraggio
per continuare a vivere nei miei giorni di sconfitta stanchi
nell’immenso squilibrio di due note sovrapposte,
cicatrici indefinite a frantumare i sensi.
Vorrei che mi riportasse allo splendore
di quelle sere, nel tumulto di luci incandescenti
fra i quadri di Novella Parigini,
emozioni vestite di suadenti aromi,
dolci come lo zucchero filato,
gocce d’amore in un mare di topazi
dove i lampioni del cortile dipingevano i suoi capelli d’oro
e quelle macchie di fiori intrise di rugiada.
Vorrei sentire quei silenzi profumati di mussola e cannella
nel ritmo delirante di una Sua carezza,
le Sue mani che penetrano le mie guance infossate
a sciogliere ogni tristezza
come ali di farfalla in un Sogno d’Amore.
Una figura impercettibile si dissolve
dietro l’orizzonte stanco
nell’aria trasparente dell’ultimo tramonto
e la fontanella gorgoglia ancora.
Specchio dell’ultima Stella.
Alessandra Costanzo
Le sue poesie
Premio di Poesia Scrivere 2015