Il servo
Alberto Fumanelli
Premio di Poesia Scrivere 2015
Sete di giustizia (Sociale)
Poveraccio dicevan
moveva rapido fra le tavole,
urla di pretese viziate
comandi dall'alto
scherni velenosi.
Lavoro che nobilita, dicevan
l'animo suo non il loro,
solo a faticar garbato
pietanze speziate
e vino novello a portar.
Ancora, ancora dicevan
mai sazi del filar altrui
loro, i nobili panciuti
di cibarie compiaciuti
lo chiamavan con disprezzo.
Sperata come desio venne sera,
esseri gonfi e dormienti
ignoranti del domani
ubriachi e d'ozio ricolmi
scrutano il suo passo servile.
Buia notte che sopprime e impicca
graziando il solo luminar delle stelle
fosco fu il signoril capestro
Santa salvezza dalla polverosa terra
dell'umile servitore muto
d'onestà sfamato.
Alberto Fumanelli
Le sue poesie
Premio di Poesia Scrivere 2015